martedì 13 gennaio 2015

museum

Capital City, Gennaio 2517

Il dottor Jackson le ha dato il permesso di entrare solo nel pomeriggio inoltrato, quando le condizioni di Drake si sono stabilizzate e quando l'hanno trasferito in una delle stanze comuni, seppure nessuno dell'equipe medico si è espresso sulle tempistiche di risveglio del loro paziente. - Potrebbe restare in questo stato anche per settimane - , le hanno detto. Quando ha ottenuto il permesso di entrare nella stanza, esita ad oltrepassare l'uscio, al contrario di Helena che si mette seduta su una sedia vicino al letto, leggendo dal cortex una delle storie più amate da suo padre: "Hooked Heads". Quando Susan ritorna in ospedale con qualcosa da mangiare, sua figlia non ha ancora smesso di leggere: lo farà poche ore dopo, addormentandosi. Cercando di non svegliarla, la adagia sul secondo letto di quella stanza, privo di degenti, coprendola con due spesse coperte. Ed infine è la sua volta di prendere sonno, sulla sedia, con la testa poggiata sulle braccia a loro volta poggiate sul bordo del letto di suo marito.

E' mattina inoltrata. Helena è fuori dalla stanza, in compagnia di Lyn e di sua zia Lois. Lei dorme ancora nella medesima posizione in cui era rimasta la notte passata; viene svegliata da un tocco sottile e lento di una mano familiare tra i capelli bruni e scompigliati. Un tocco che le riscalda il petto prima ancora che sollevi la testa e che incroci gli occhi chiari ed il viso arrossato dalla febbre del suo uomo. - Non volevo svegliarti. - Quella voce soffocata le accende il viso; nel rimettersi in piedi la sedia per poco non ruzzola all'indietro. Non riesce a parlare, non prima che gli sia addosso con il viso e con le labbra non potendo esimersi dal baciarlo come non faceva da troppo tempo; gocce salate scivolano dai suoi occhi sul viso dell'uomo che la trattiene a lui per molti secondi.
Fuck you, Drake Russell.
I love you too, miss Russell.
Prima di poter mettere insieme qualche frase di senso compiuto le occorrono alcuni secondi. Accarezzandogli il viso e la fronte sulla quale la nuova cicatrice è solo il segno meno evidente dello scontro avvenuto giorni prima nel 'rim. Gli prende la mano buona, la stringe, mentre si rimette a sedere.
Morirò prima di te, se continui a tornare a casa in questo stato.
Menti sapendo di mentire: lo sai che le donne vivono più degli uomini.
Perchè perdono tempo a giocare a polo invece di badare alle loro famiglie.
A me il polo non è mai piaciuto.
A te piacciono i criminali, i terroristi e gli indipendentisti invece.
L'accusa non è difficile da cogliere, tanto che l'uomo adagia la testa sul cuscino e si prende qualche secondo per inspirare a fondo e deglutire a fatica.
Tanto valeva che tornavi in servizio nella Marina se devi fare il loro lavoro; perlomeno hai un equipaggiamento decente addosso.
Susan, ne abbiamo già parlato infinite volte: il mio posto è con gli sceriffi e con la gente.
Anche i Soldati badano a noi.
Io non salirò più a bordo di un Avenger allo scopo di bombardare città e pianeti, Susan. Se la Marina, se Aaron Lee e se la Shepard vorranno appoggiare un'altra guerra, io non sarò con loro. Ho giurato di servire il mio Governo e la Legge dell'Alleanza, ma non le mire espansionistiche di Politici ed Industriali.
Sei stato in guerra, Drake. Ti ricordi perchè ci sei andato?
Perchè l'Indipendenza non vincesse e perchè il Core non diventasse il Rim.
E cos'è cambiato adesso?
Prima non vedevo cose che adesso mi sono molto più chiare.
Ma lei non ha modo di replicare oltre su quell'argomento, quando un dad detto a gran voce riempie la stanza insieme alla gioia di una ragazzetta dai capelli rossi che ha ricominciato a piangere. Lacrime di gioia. Helena si fionda al fianco di Drake con prepotenza. Gli ruba il braccio buono e puoi la spalla alla quale si stringe col viso.
Dovresti essere a scuola, sweety.
Oggi c'era la visita guidata al museo della Grande Guerra.
Motivo in più per non saltare la scuola.
Mio padre ha vinto la Grande Guerra e combatte gli indipendentisti tutti i giorni. A che mi serve un museo?
Susan lascia la sedia a sua figlia e le lascia spazio con suo padre. Ma prima di staccarsi da suo marito gli piazza sul viso un'espressione eloquente lontana dall'essere conclusiva. Avranno tempo per parlare ancora, molto più tempo di quanto ne hanno normalmente a causa dei rispettivi lavori. Si attarderà fuori, con sua sorella, con la migliore amica di suo marito. La tristezza e la rabbia si sono sedati dagli occhi aperti di Drake, dopo ore lunghe ed estenuanti. Sa di aver sposato un soldato e sa che deve convivere con l'idea che un giorno potrebbe tornare a Capita City avvolto nella bandiera dell'Alleanza; ma vive con la speranza più forte che quel giorno non giungerà mai.

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