mercoledì 17 settembre 2014

writing the story

Montreal, Giugno 2510

Come gli avevano predetto, la presa della capitale di Spartaca gli viene raccontata, dai suoi commilitoni che lo vanno a trovare durante la riabilitazione o da quelli feriti come lui. Sono passati che una manciata di giorni dalla firma della resa ed i soldati si affannano tra le strade di Montreal senza tregua. Nella sua tenda, medica, c'è calma: esercizi su esercizi per poter essere dimesso il prima possibile.
Come va la spalla, ragazzo?
Non sa da quanto tempo quell'uomo lo sta guardando dall'ingresso della tenda. Un uomo sulla cinquantina, fisico statuario e solenne, una barba che nonostante l'età è ancora completamente castana, folta e lunga. Il Tenente si rimette in piedi e lo squadra dalla testa ai piedi, sotto alla divisa estiva tipica della Fanteria Unionista di stanza a Shadetrack. Non gli ci vuole molto per riconoscere l'uomo sotto i gradi di Capitano. Sorride.
Va bene, Capitano. Contando che in quattro anni non mi avevano mai colpito.
Mia figlia sarà felice di saperlo allora.
Un cenno del capo, poi un cenno della mano, di uscire fuori dalla tenda. E solo quando Drake è fuori, l'alto ufficiale gli porge un sigaro identico a quello che si mette lui tra i denti. Accende entrambi i sigari e poi riprende a parlare.
Sai Drake, quando mia moglie mi diede Susan mi sentii felice come non mai. 
E' una sensazione che conosco bene John.
Essì. la piccola Helena mi ha fatto sentire padre per la terza volta più che nonno. Ma non è questo quello che volevo dire. Sperai che mia moglie mi regalasse un maschietto, ma nacque Lois; fui comunque molto felice, intendiamoci, ma non riuscii mai a crescere un figlio. Insegnargli a pescare, andare allo stadio di pyramid, a guidare la moto. Tutte stronzate, vero, ma...
Ma?
Ma niente. Sono felice che mia figlia abbia sposato un buon uomo ed un ottimo soldato. 
Drake annuisce, leggermente, grato per la considerazione che aveva per lui. Ma non sembrava essere tutto. Un Capitano non si sposta tra due pianeti per parlare di frivolezze affettive, per giunta in piena guerra.
Russell - i toni diventano spiccatamente più seri e autorevoli - parte delle forze spaziali Alleate stanno convogliando a Sturges, per respingere la flotta Indipendentista. Mi hanno affidato una Heavy Cruiser da guerra da comandare e cinquanta Assaltatori sotto il mio comando per gli abbordaggi. Ti voglio Comandante a bordo della mia nave, a capo dei miei uomini.
Drake deve fare un rapido calcolo mentale. Comandante, stando ai gradi delle truppe d'aviazione, equivarrebbe ad una promozione di ben tre gradi; tutto in un sol colpo.
Ma non credo che sia possibile, Capitano.
Possibile, ti dico. Ne ho già parlato con l'Ammiraglio ed anche lui crede che, se condurrai i miei uomini come hai guidato gli uomini qui su Spartaca, il salto di grado sarà stato meritato. E poi si sa che nelle Forze Speciali si fa carriera molto più lentamente.
E' titubante, insicuro. Si guarda intorno, osservando le truppe di terra e poi si guarda alle proprie spalle, osservando i suoi compagni di battaglia feriti e degenti. Le piastrine militari che porta al collo. Solleva di nuovo lo sguardo: sorride.
Sono costretto a rifiutare.
Russell, porca miseria. - In un primo momento John si irrigidisce, arricciando lo sguardo e bucando il sottoposto con uno sguardo di piombo. Prima di inspirare a fondo e calmarsi. - Credo che tu non abbia capito. Qui si tratta di cambiare le sorti della Guerra. Io e te insieme, cambieremo questa guerra che, quando vinceremo, ci ricorderà come degli eroi. Io diventerò Ammiraglio, tu Capitano ed un giorno anche Ammiraglio, magari.
E Drake lo guarda, dalla stessa altezza, inspirando a fondo e scuotendo il capo, deluso, nel vedere negli occhi e sentire nella voce di quell'uomo che stimava, tutta quella ambizione sfrenata.
Chiedo il permesso di congedarmi, Signore.
E John Locke afferra il sigaro, rompendolo di rabbia, gettandolo a terra.
Te ne pentirai, ragazzo. Te ne pentirai quando sarà tardi.

Quando rientra in tenda, si allunga sulla propria branda.
Tu hai davvero rifiutato l'offerta del Capitano Locke?
Si, Caporale. Non mi interessa scrivere la storia; voglio finire questa fottuta guerra e tornare da mia figlia e da mia moglie.
Se tua moglie è la figlia di Locke, ti sei scavato una fossa con le tue mani, amico mio.
Il giovane sottufficiale ride; l'ufficiale ride, ma non prima di avergli rifilato un pugno all'altezza del fianco: bonario e cameratesco.

John Locke, 2510

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