domenica 14 settembre 2014

a lot of snow

North Makan, Marzo 2510

Le linee della Marina sono rimaste indietro, bloccate dall'artiglieria e dalle mine, oltre che dai spartani a difesa della Capitale: sganciare uomini dietro le linee nemiche per circondarle e per distruggere le strutture militari indipendentiste avrebbe permesso di velocizzare il tutto, seppure con un costo elevato. Intorno a Montreal un'intera divisione era stata mobilitata: la presa della capitale non poteva essere rimandata ulteriormente.

Nevica. A quei 300 metri d'altezza c'è come una coltre di nebbia davanti ai musi dei 25 elicotteri militari da trasporto. Le condizioni meteo non sono delle migliori, ma la situazione non può che peggiorare da un momento all'altro. 500 uomini vengono trasportati negli hangar di quei grossi uccelli di metallo, che guadagnano metri faticosamente guidati dai radar, aspettano solamente che la spia rossa diventi verde, di fianco al portellone spalancato.
Mi spieghi perchè cazzo noi ci stiamo cagando sotto dal freddo, a novanta piedi d'altezza, mentre il Capitano se ne sta al caldo a Blackrock? - Drake, al contrario del solito, sembra particolarmente scosso.
Cosa vuoi che ne sappia, evidentemente si sta portando avanti l'abbronzatura per l'estate. - Aaron al contrario, manifesta una totale calma e tranquillità, sghignazzando allegramente.
Il Maggiore McKenna è subentrato al posto del Capitano, per questa operazione. - E poi c'è Frank, che come al solito (dall'alto dei suoi 195cmx98kg) si impone prepotentemente e con l'umorismo di un orso.
Ci sono loro tre in testa al quell'unità di uomini, cosa che ormai fanno da anni.
Ma se non si apre il paracadute, dite che la neve riuscirà ad attutire la caduta?
Se cadi di culo si, Russell. Ma in quel caso, ci penserebbero le tue grosse chiappe a salvarti la vita.
Sul serio, King?
Nah, sarai morto prima di toccare il suolo. E' scientificamente provato che la gente muore prima di morire, se sà che deve morire.
Certo! Perchè lui è il Tenente So-Tutto-Io-Gao Shi! - Ed ottenendo la risata generale degli uomini.

Roy King ha trent'anni, originario di Xinhion. Conseguì una laurea in Chimica all'università di Gao Shi con l'intento di lavorare in una delle multiplanetarie mediche del Core. Quando scoppiò la guerra però, decise di arruolarsi ed entrare nel Genio per sfruttare le proprie conoscenze con gli esplosivi: nel 2509 venne trasferitò nei Gray Berets e da quel giorno divenne l'artificiere di quella compagnia.


Un minuto a North Makan.
Un accampamento a nord dei deserti del Taka Makan, tra la boscaglia, e a sud di Montreal. Un nome generico, dato ad un agglomerato di costruzioni militari poste a difesa del quartier generale nemico. Gli uomini sono pronti, ma a dare segnale di start è il fuoco dell'artiglieria nemica e la pioggia di proiettili che riempie il cielo. Il peggio che si aspettavano tutti. Diversi elicotteri esplodono in volo, con i soldati a bordo, mentre da quelli che restano in aria i soldati si gettano fuori dai portelloni.

Non tutti raggiungono il suolo, molti vengono colpiti in aria oppure vengono colpiti tra gli alberi dal nemico; ma la netta superiorità numerica fa subito la differenza. La resistenza indipendentista viene respinta dalla boscaglia verso il loro campo base, chiuso e cinto d'assedio, reso debole dall'effetto sorpresa e dall'aver mandato il grosso dell'artiglieria lungo le linee.
Dove cazzo è il Maggiore?
Abbattuto, Russell. La Compagnia Delta ci riferisce che la Fox e la Eagle sono al metà del loro effettivo. Mentre la squadra Gamma sta cercando di respingere la carica di un'unità nemica, da Sud.
Quella puttana ladra di Boros. Sergente, riferisci ai comandanti delle altre compagnie che il piano è variato. Fox ed Eagle di supporto alla Gamma e che respingano quegli spartani del cazzo. Beta di copertura con i mini-gun e con i l'artiglieria. Alfa di sfondamento: siamo quelli con più uomini. Piazziamo le cariche, facciamo saltare il quartier generale e poi ripieghiamo. 
Si, Signore, riferisco alle compagnie.
Gli ordini vengono comunicati, l'operazione inizia appena viene lanciato il via libera. La Compagnia Alfa viene spiegata all'attacco, suddividendosi in quattro così da ridistribuirsi sui quattro lati del campo e convergere al centro. La seconda compagnia resta in strada, sparpagliandosi tra le case ed appostandosi in copertura per favorire l'avanzata dalla prima. Nonostante la neve, l'aria è calda, densa dei detriti delle esplosioni e del sangue che si sparge sulla neve, il sangue degli Indipendentisti che vengono stretti come in quella morsa. L'edificio centrale viene raggiungo celermente.
King, dove dobbiamo piazzarle queste stramaledette cariche?
Il pilone portante, Russell: troviamone uno, facciamolo saltare, e tutto l'edificio è compromesso.
Annuisce, gli copre le spalle. Lo segue per una manciata di metri, finchè non raggiungono il punto prescelto. Roy piazza la carica, Drake e gli altri uomini rispondo al fuoco per fornire copertura all'artificiere. Roy alle proprie spalle sembra sul punto di esultare entusiasta, se non fosse che una scarica di proiettili lo trancia di netto, da un'angolazione che avrebbe dovuto essere sicura. Drake, prima di guardare il suo compagno, segue la traiettoria che ha percorso quella sventagliata di colpi e si ferma con lo sguardo dove un gruppo di uomini sono così vicini da poterli vedere in faccia nitidamente nonostante la neve. Solleva il fucile ed apre il fuoco con rabbia, colpendone un paio mentre gli altri rientrano i copertura, sparendo dalla propria visuale. A quel punto scatta in avanti, lasciando la propria posizione per inseguire quegli uomini e riprenderli, ma reso poco lucido dalla rabbia; si scopre e si rende un bersaglio facile, costandogli due proiettili: il primo in testa ed il secondo alla spalla, crollando a terra esanime ed in una pozza di sangue.

Si sveglia dopo molte ore, su una branda medica insieme a molti altri soldati.
Ben tornato tra noi, Drake.
La faccia di Aaron è la prima che vede quando apre gli occhi, con un sorriso goliardico in faccia ed un sigaro in bocca.
What a fuck...
Il tono incerto, spaesato, come se si fosse perso qualcosa di importante tra due eventi che non riesce a ricollegare.
Abbiamo preso il forte, massacrato un bel pò di Giubbe Marroni, resistito fino all'arrivo della Quinta Flotta da est: la prima ad essersi aperta un varco fin qui oltre le linee nemiche. 
Abbiamo vinto?
Montreal non è ancora caduta. La guerra qui, non è finita.
King?
Aaron inspira una lunga boccata di fumo, alzandosi dalla seggiola e recuperando da un mobiletto vicino l'elmetto dell'amico.
Purtroppo lui non è stato fortunato quanto te.
E gli poggia l'elmetto sulle gambe. Il casco di metallo presenta due buchi, uno d'ingresso ed uno d'uscita. Drake si tocca la testa, ma è priva di bende. Al contrario della spalla destra.
La presa di Montreal te la dovremo raccontare noi, zuccherino.
Eppure a quell'uomo, ferito ma ancora vivo, vincere la guerra in quel momento sembra l'ultima delle sue reali preoccupazioni.

Roy Stephen King, 2510

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