mercoledì 24 settembre 2014

flash

Horyzon, Settembre 2516


Il trilocale con soppalco l'ha scelto Lyn: non avrebbe affidato la scelta a persona migliore ed anche se non fosse stato così, lui non avrebbe avuto tempo per andare a cercare casa. Se lo dividono in due l'affitto e con i due stipendi la spesa è bassa. Dall'ingresso si accede al salone e alla cucina che coesistono insieme e da quella stanza tramite una scalinata si accede al soppalco adibita a camera da letto. Nessuna porta a separare i due ambienti, ma una tenda appesa per l'occasione. La privacy - a detta di Lyn - sarebbe servita più a lei che a lui. Dall'ingresso-cucina-living room per mezzo di un piccolo corridoio, due porte danno su bagno e seconda stanza da letto. L'appartamento non è piccolo, 150mq, è luminoso ed è splendidamente collegato con lo stadio dei Buccaneers e con il centro; sita in una zona residenziale tutto sommato tranquilla.

La casa quella notte è vuota, fuori piove e l'acqua si schianta contro le finestre; qualche lampo illumina a giorno l'appartamento. La luce che proviene dall'esterno è sufficiente a rendere obsoleta l'accensione di lampade all'interno. Sono le 4.12 del mattino, Drake ha rimesso piede in casa da poche ore. Una doccia, del cibo cinese in scatola. La casa quella notte è vuota: Lyn è ripartita con il resto dell'equipaggio per Greenfield. Il viaggio da Roanoke è stato uno dei più lunghi degli ultimi mesi, non per la distanza fisica - i parsec sono sempre gli stessi - ma per la distanza che si era creato in testa. La notte fatica a digerirla, il sonno fatica a digerire lui. Gli occhi spalancati sono piantati sul soffitto ed ogni volta che cade un fulmine, ha la sensazione che gli cada di fianco il colpo di un mortaio. Alcune notti i ricordi diventano così pesanti che sembrano vivi, presenti; alcune notti lo stesso essere distesi su un letto morbido viene scambiato per la roccia dura e fangosa delle trincee.

Si irrigidisce qualche secondo, quando sente il contatto caldo di una mano sul petto; ci mette qualche secondo a discernere realtà da sogno, seppure non abbia chiuso gli occhi un solo minuto. La mano è piccola, delicata, morbida e bollente.
Per la miseria, Drake, sei gelato.
Rimettiti a dormire.
Si tocca la fronte, sentendola bagnata di sudore come se fosse stato per ore sotto la pioggia. La mano sinistra la solleva a stento, atrofizzata e indolenzita. Solleva la schiena dal letto a fatica mentre la sinistra viene afferrata dalla destra cercando di stimolare la circolazione del braccio e riacquistare la sensibilità all'arto.
E' successo ancora?
Cosa?
La guerra.
La ragazza si scosta dalla propria parte del letto, raggiungendo l'uomo alle spalle e posandogli le mani sulle spalle, la testa tra le scapole. Le cicatrici all'altezza della spalla nascondono l'articolazione rimessa a posto dalla chirurgia all'avanguardia del Core. Lui non risponde, non si muove, guarda il braccio sinistro ed inevitabilmente, Il tatuaggio del braccio destro.
Susan mi raccontava, quando eravate sposati, che la nott..
Ora che c'entra Susan?!
Il tono dal neutro di prima, sfuma rapidamente in toni più scontrosi ma non ancora astiosi. La donna allontana le braccia dalle spalle, così anchè la faccia dalla schiena che sembra vibrare ancora a causa del rombo generato dalle corde vocali.
Niente, scusami. Non volevo tirarla in ballo. E' solo che..vorrei capirti e non me lo permetti.
Lui non si gira, non ruota gli occhi nè li schioda dal tatuaggio e dal braccio. Ripassa ogni lettera a mente, ogni significato che quelle lettere nascondono sotto di esse. La ragazza inspira a fondo rassegnata e stufa, allungandosi di nuovo sul letto.
No, è diverso. Tu non vuoi essere capito.
Sta per scendere dal letto, quand'è che le prende il braccio bloccandola. Scuote il capo. Lei allunga un sorriso; riprende posto di fianco a lui incrociando le braccia sul suo petto.
Durante la campagna invernale del sette, a Shadetrack lungo le trincee. Foreste prive di foglie, un metro di neve a terra. Gli indipendentisti ci avevano tagliato i rifornimenti per costringerci a ripiegare. Ma i rifornimenti arrivarono per altre linee e noi non ripiegammo. Allora decisero di usare un vecchio trucco korolevita..
Come fai a sapere che fosse korolevita?
Me ne aveva parlato un mio vecchio amico, prima della guerra. Anyway, durante la notte, quei bastardi ogni due ore scaricavano i mortai su di noi. Costantemente, ogni due ore, senza tregua. Ogni notte morivano due o tre dei nostri ma non era quello il loro scopo: loro volevano fiaccarci togliendoci il sonno. Ogni due ore, fuoco nemico in testa.
La ragazza non parla, resta in quella posizione in silenzio guardando sconcertata il viso dell'uomo che ha lì vicino. L'ha sentita tremare sopra di lui, durante il racconto.
Credo che tu debba rimettere le cose a posto con Susan, Drake.
Mi stai scaricando? - Ma per qualche strano motivo, la cosa lo fa sorridere.
Si, Drake. Tu hai bisogno di una donna come lei, vicino. Lei è forte.
Il sorriso di prima, divertito, si affievolisce. L'espressione del viso ha una consapevolezza tutta nuova. Annuisce, lei ha ragione. Lo bacia sulla fronte, si stacca. Resta dalla propria parte del letto.

Riesce a prendere sonno solo con l'alba, crollando fino alle cinque del pomeriggio. Allunga la sinistra tastando un lato del letto che però, come gli era stato anticipato, trova vuoto.

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