lunedì 25 maggio 2015

fortune

Polaris System, Luglio 2517

E' ancora vivo, Capitano.
Non sente il battito del proprio cuore, il respiro è lento.
Stato di salute e livello di radiazioni.
Il suono delle voci è lontano ed ovattato, le sagome solo ombre che si smuovono oltre le palpebre.
Debole, molto debole, Capitano: è rimasto senza ossigeno a lungo e potrebbe aver perso alcune delle facoltà cognitive e motorie. Il livello di radiazioni è invece basso e se sottoposto ad cura antirad si riprenderà.
Le palpebre vengono sollevate con sforzo, ma la luce è eccessiva: solo sagome. E quella più vicina gli appare enorme e nera. Non ne riconosce i lineamenti, nonostante la vicinanza.
Prastìtie, tovarish Russell, ma è troppo presto per lasciarci la pelle. Non abbiamo ancora cominciato con te.
Sentire il proprio nome in quella lingua così familiare eppure così ostile, gli fa storcere il naso, digrignare i denti; ma ciò che lo desta maggiormente è sentire con le proprie orecchie il proprio nome.
Occupatevi di lui: lo voglio cosciente entro due giorni e guarito per quando sbarcheremo a Safeport.

Nelle ore precedenti, le voci e le figure gli apparivano come sogni: sfocate e confuse; accenti sconosciuti, altri familiari. Quella imponente sagoma scura era comunque la più ricorrente nelle sue visioni semi-coscienti. Quando riacquista il senno, riesce lentamente a riconoscere una donna bionda e dalla carnagione estremamente chiara, sulla trentina.
Come si sente, Ammiraglio?
Ed un accento rimmer del quale non saprebbe definire la provenienza.
Le mie..medicine..
Boccheggia con difficoltà, sentendo la gola arida come avesse ingerito una uno stufato di braci e cenerei.
Integratori alimentari per il sostentamento degli individui con incroci genetici. 
Sgrana gli occhi a quella rivelazione, indirizzando le sfere azzurre contro quella donna; la guarda sistemargli la flebo con incredula diffidenza.
Non si preoccupi, Russell, quando finiremo la cura anti-rad sarà di nuovo in grado di fare le diavolerie che faceva prima. Ho fatto in modo che continuasse ad assumere le sue medicine.
Why?
Perchè deve essere in forma quando lascerà questa nave.
Why?
Domanda di nuovo, ma questa volta la risposta viene troncata da una voce alta e profonda, che si espande nell'eco dell'infermeria. Si accorge solamente adesso che ci sono letti, ci sono altri feriti, ma che l'unico ad essere ammanettato alla branda è lui.
Drake Russell, bentornato nel mondo dei vivi. Spero che la mia umile astronave sia di suo gradimento: mi scuserà se non avevo previsto che un Ammiraglio sarebbe stato mio ospite.
Ospite..gradito, spero.
Dottoressa Frey, ci lasci da soli.
E la donna che fino a poco prima era la sua unica compagnia, si allontana senza battere ciglio. Finalmente riesce a vederlo quell'uomo, a riconoscerlo e metterlo a fuoco: due spalle larghe che si sollevano da terra per quasi due metri, braccia possenti e forti, la pelle nera come l'ebano e capelli ancora più scuri; sul viso - perfettamente sbarbato - spiccano solo i baffi che incorniciano le rughe di quel volto. E' un uomo sui quarantacinque, ed uno sguardo affilato che in ogni istante penetra nella carne senza arrecare dolore. Un accento di Koroleva che non basta a nascondere il browncoat nero, sul quale spicca la X all'altezza del cuore; non aveva mai visto nessun blackcoat dopo la grande guerra.
Tutte le bluejacks sono ospiti graditi a bordo dell'Olandese; soprattutto perchè i browncoat pagano di più per un Ammiraglio vivo ed in salute.
Tu devi essere Volkov.
Good, possiamo saltare i convenevoli, a questo punto.
Come avete fatto a trovarmi?
Nella ricerca di una vecchia, sgradita, amica, ci siamo imbattuti nel tuo guscio di salvataggio. You are a lucky man, Admiral.
And you're a fuckin' shark.
A very lucky man: perchè se non avessi degli ordini, non saresti così sfacciato nei miei riguardi. Ma non temere, perchè quando i Dust Devils finiranno con te, avrai anche tu un posto sulla cima della torre di Sunset Tower.
Sono le ultime parole del nero, che neanche in quell'ultima affermazione dimostra empatia, rimorso o pietà. Egli invece deglutisce, sentendo che del sudore freddo si è accumulato sulla fronte. Non ha idea di cosa abbia in mente l'infermiera, se realmente esiste un modo di lasciare quella nave piena di indipendentisti e pirati. 

Nessun commento:

Posta un commento