giovedì 14 maggio 2015

determinism

Capital City, Maggio 2517

Sta finendo di riempire il borsone, all'interno del quale è stato inserito solo il minimo indispensabile: a tutto il resto provvederà la Marina e l'Ottava Flotta. Quando il Comando Centrale gli ho proposto di capitanare l'Overlord a capo di uno degli stormi da guerra impiegati a respingere i Marauders lungo il confine, non ha esitato ad accettare.
Mi prometti che tornerai, dad?
Helena ha cercato invano di farlo desistere, di fargli cambiare idea prima di partire. Con Susan ha avuto una conversazione furibonda e pesante tramite cortex, ancora in viaggio di rientro da Roanoke ad Horyzon. Il dovere ancora una volta gli ha impedito di tirarsi indietro, nonostante avesse più di un motivo per farlo. Gli occhi lucidi di sua figlia hanno l'effetto di stringergli lo stomaco in una morsa, quando nella stanza si estende solo il rumore della zip del borsone che si chiude.
Ti prometto che farò di tutto per tornare, honey.
La bacia sulla fronte, la stringe a sè come se volesse memorizzarne il calore. Poi le da le spalle per abbandonare la stanza e subito dopo l'appartamento. Detesta i saluti, soprattutto quelli che portano con loro lacrime amare ed aride.

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Polaris System, Giugno 2517

Definizione di "propulsori in avaria".
La voce è carica di ansia e tensione, tuonando tramite l'interfono dell'Overlord alla ricerca di una risposta dalla sala macchine.
L'ultima salva laser li ha compromessi irrimediabilmente. Tempo stimato per la completa perdita di potenza: dieci minuti.
L'ultima salva laser, quella esplosa dalla corazzata Marauders e che Lyn West non è riuscita ad eludere: troppo precisa. Una Corazzata di supporto al resto dello sciame nemico che sta mettendo in ginocchio le navi della Marina in quel particolare quadrante.
Prepararsi allo sgancio della testata nucleare. 
Negativo, Ammiraglio: i tubi lanciasiluri sono compromessi.
Ed è la stessa Lyn che annuncia la pessima notizia, dopo aver ricontrollato i danni causati da quell'ultima, bastarda, salva laser. L'analista in plancia di comando sta completando un quadro tattico sfavorevole senza quella testata, contando un numero di perdite alleate quasi dell'ottanta per cento.
Rischiamo di perdere questo quadrante, Ammiraglio.
E se l'espressione sul volto del neolondinese non stesse promettendo nulla di buono, quella eventualità lo costringe a concludere con un respiro profondo e lungo.
A tutto l'equipaggio: ordine di lasciare la nave a bordo degli shuttle e dei gusci entro cinque minuti.
Ammiraglio, la nave non è ancora persa.
Comandante West, ha ordine di impostare una rotta di collisione con la corazzata Marauders.
In Plancia di comando scenda il silenzio, mentre occhi vagamente increduli dei soldati che fino a poche ore prima e per lungi mesi avevano preso ordini da lui, gli si rivoltano contro con disorientamento.
Sala macchine, impostare il collasso del reattore principale in dieci minuti.
Nella sala macchine scende il silenzio, ma il "roger" atono che risale dall'interfono precede le manovre appena ordinate. Risposte affermative arrivano anche dalla plancia stessa e dai corridoi degli shuttle e dei pod. Tutte le navi della flotta con manovre evasive lasciano spazio a quell'ultima azione offensiva della shangdi; un'azione suicida che porterebbe al successo dell'operazione. Lyn è l'ultima a lasciare la postazione, solo dopo aver impostato e la rotta di collisione in una manciata di secondi; ed in una manciata di secondi è addosso al capitano di quel vascello stringendolo in un abbraccio duro e forte, fraterno.
Drake, cosa ne pensi della Marina?
Belle uniformi, belle astronavi ed un palo duro su per il culo.
La risata amara della donna è strozzato dalle lacrime salate che le scivolano sul viso. Allenta la presa e solleva il capo a guardarlo negli occhi.
Dai un bacio ad Helena per me. Ma ora và.
E dopo che Lyn lascia la plancia di comando, resta da solo. Solo in quella scatola di latta che va via via svuotandosi con tutto l'equipaggio. "Collasso del reattore tra 4 minuti", recita intanto la voce metallica del computer di bordo. I Marauders, come avvoltoi attirai da una carcassa invitante, hanno cessato l'attacco ed hanno iniziato manovre di accerchiamento e di abbordaggio.

Quando il conto alla rovescia cessa, un punto nello spazio si illumina di una colossale esplosione, del vascello che fu l'ammiraglia dell'Ottava Flotta, della corazzata Marauders e delle navi accerchiatesi intorno alla prima. Le navi nemiche scampate all'esplosione ripiegano velocemente, disperdendosi.

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New London, Luglio 2517

Stanno rientrando proprio in queste ore al Porto Federale di Capital City le ultime navi impiegate dall'Ottava Flotta per il recupero dei feriti e dei dispersi dello scontro avvenuto poche settimane fa nel quadrante Polaris. Il portavoce della Flotta ha tristemente annunciato che tra i soldati recuperati non figura Drake Russell; egli ha inoltre annunciato con rammarico la cessazione delle ricerche, poichè "se anche l'Ammiraglio fosse sopravvissuto all'esplosione all'interno di un pod di salvataggio, sarebbe ormai morto per soffocamento". I Funerali di Stato si terranno al cimitero monumentale di Port Virginia, su New London. 

Ai funerali di stato l'aria pesante che si respira è piena di una tristezza solenne, di uomini e donne che piangono nuovamente la perdita di figli, mariti e mogli, fratelli e sorelle, oppure anche solamente amici. Susan nonostante le lacrime versate nelle settimane precedenti, riesce ancora ad averne altre da spendere quel giorno. Helena invece non si stupisce di ritrovarsi gli occhi aridi e di averle finite quelle lacrime; dopo aver compreso che spenderne altre non avrebbero riportato indietro suo padre nè aiutato sua madre a sopportare la perdita. A poche settimane dalla consegna del diploma è li ad ascoltare gli elogi agli uomini morti in quella guerra spietata, con un braccio sulle spalle di sua madre.

Suo padre aveva comprato un appartamento ad Atlantis, con l'augurio di ritirarsi lì dopo il pensionamento; un attico che adesso ospita la piccola cerchia di parenti ed amici del defunto ammiraglio. Si cerca di stemperare quella perdita con racconti ironici e con qualche bicchiere di alcol, ed anche quando qualcuno sorride non è mai gioia. Helena li ha lasciati in salotto, ritirandosi in stanza ad osservare le medaglie al valore del padre e le piastrine militari che le aveva lasciate tempo prima insieme ad una sciarpa di Greenfield; a fianco un borsone pronto ma che deve solamente essere chiuso. I biglietti per Xinhion sono stati acquistati. Le medaglie le mette in borsa, le piastrine le appende al collo e le nasconde sotto il maglioncino. Lascia l'appartamento e New London solo con un bigliettino di saluti. Anche lei come suo padre, detesta i saluti, soprattutto quelli che portano con loro lacrime amare ed aride.

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