Afghana, Ottobre 2516
Sui notiziari del Core le colonne con i nomi sono interminabili e lunghe.
Drake ha dovuto scorrere quella lista mentre era sulla Last Dance, a poche ore da Hall Point.
...
Leslie, Fiona
Leyton, Nelson
Locke, John
Lucas, Elizabeth
Luther, Marcus
...
Pochi minuti prima di ricevere un messaggio cortex, formale, da parte di Francine Knox, l'avvocato di Susan. L'umore non è stato dei migliori per tutti i giorni a seguire, finchè non ha messo piede su Hall Point e successivamente raggiungere Afghana.
John Locke era originario di Berishan, figlio di genitori di cultura cattolica ma non impose mai alla propria famiglia le stesse tradizioni. Dopo un matrimonio prettamente civile, lasciò crescere le figlie senza nessuna restrizione ideologica. E così furono le sue figlie a prendere la decisione di permettere che il padre non venisse cremato ma sepolto nei pressi della grande cattedrale della capitale di quel pianeta. Del resto, John Locke, possedeva capitale a sufficienza da permettersi un simile trattamento per la propria morte.
Quando Drake raggiunge quella cattedrale maestosa, la funzione religiosa è terminata, ma assiste in disparte alla sepoltura del defunto suocero ed alle ultime parole del pastore. Quando incrocia gli occhi lucidi di sua figlia stretta con una presa alla mano della madre, sente un colpo duro provenirgli all'altezza dello sterno. Così forte da avere il respiro interrotto per qualche secondo. Lascia la funzione pochi secondi prima della fine, con la testa pesante quanto un macigno.
Non va dalla propria famiglia: ha fatto il suo dovere, presenziando al funerale di un uomo che sente come un estraneo. Il resto della giornata la passa dentro un maleodorante pub, giocando a biliardo e fumando il fumo passivo che riempie quel posto come una foschia serale. Si domanda - mentre colpisce le varie holopalle - perchè gli dispiaccia per la morte del suocero dato che i due, dalla fine della guerra, non erano mai andati d'accordo. John definiva Drake un fallito, Drake uno squalo industriale. Ma quando ripensa a sua figlia che piange, ha la risposta bella che pronta.
E poi, per la sera, ha pagato una stanza in un modesto motel: gli interni non sono un gran chè, ma la moquette non puzza di sesso a basso costo e le pareti che separano le varie stanze sono abbastanza spessa da non sentire l'holotv del vicino. La sua, di holotv, continua a trasmette aggiornamenti sul disastro e le parole della Shepard, di Lee, del Grizzly. Koroleva: sente che vorrebbe che tutti, su quel pianeta, fossero morti insieme a tutti quelli che hanno partecipato all'attentato. Il sigaro acceso, gli altri due spenti nel posacenere, la bottiglia di whisky economico vuoto per metà, rendono quella stanza molto simile alla bettola dove ha passato la giornata.
Sono le 4:52, ma il sonno non è sceso. In un talk show due pseudo analisti cercano di predire gli scenari che l'attentato ha aperto, ma finendo per banalizzare discorsi delicati con un mucchio di stronzate. Tante stronzate che però hanno un suono piacevole se non si presta loro troppa attenzione. Quello che gli analisti in tv, nè tantomeno Drake, potevano predire nè prevedere sono i tre colpi sulla porta: qualcuno bussa. Apre con qualche secondo di ritardo e chi trova fuori lo stupisce.
Posso entrare?
Susan non ha una bella cera. Gli occhi verdi sono ancora arrossati ed il viso ancora rotto dal dolore. Lui annuisce, spostandosi dall'entrata e lasciandola entrare. Avviandosi in direzione della finestra per aprirla e far cambiare l'aria. I due si guardano, in piedi ed in silenzio, poco distanti l'uno dall'altra.
Ho paura Drake. Non avevo così paura da quando bombardarono Xanto e Berishan.
Vedrai che le cose miglioreranno. La Marina è già stata mobilitata.
Ma come accidenti fai ad essere così tranquillo? Io..io non capisco se la tua è stupidità o incoscienza.
Ed a quelle parole il londineer indurisce la mascella, abbassando lo sguardo per dei secondi e ingoiando a secco. Non è affatto tranquillo, nè calmo; è solo quello che vuole mostrare, con l'aiuto del whisky che si è scolato.
Sei venuta fin qui solo per rinfacciarmi questo? Potevi aspettare che tornassimo ad Horyzon.
Non è per questo.
E allora cosa?
Gli si avvicina del tutto, portando le mani a prendere la testa dell'uomo e poi baciarlo sulle labbra. La resistenza iniziale, disorientata, di Drake si frantuma senza esitazione.
Ho perso mia madre con la guerra e mio padre a causa della guerra. E non voglio perdere anche te.
Alle parole di Susan lui resta spiazzato, silenzioso. Le cinge i fianchi, la vita, con le braccia e la trattiene a sè.
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