martedì 14 aprile 2015

dad: i leave

Capital City, Aprile 2517

Dad, I'll go on Xinhion.
E per poco non gli va storto il boccone di roast beef che in quel momento sta mangiando con sua figlia a casa. Può risponderle solo dopo essere scampato al soffocamento.
I'nt understand.
You have.
La guarda con espressione disorientata, come quella di chi si risveglia dopo una sbornia in un posto che non riconosce con un buco di ore che non ricorda.
Sorry Dad, avrei voluto parlartene con più calma e con maggiore preavviso, non ad un mese dalla consegna dei diplomi. Ma sono mesi che non rientri a Capital City se non per sbrigare le tue cose alla base.
Ne hai parlato con tua madre.
Obviously yes.
Continua a guardarla con espressione assorta, come se realizzasse di nuovo quanto tempo abbia disperso, insieme alle energie e alle cure, a favore di chiunque eccetto della propria famiglia e di sua figlia. Ricorda quando la accompagnò al suo primo giorno di scuola, alta quanto un cespuglio di capelli rossicci; ricorda quando le asciugò le lacrime alla fine della guerra, perchè a Serenity Valley si erano persi i contatti con la sua unità; e ricorda quando si fece aiutare da lei a ripassare per bene il diritto penale e civile della costituzione dell'Alleanza, dopo la nomina ad Ammiraglio.
Sei cresciuta troppo in fretta, ginger. Non so se sono pronto a lasciarti andare.
You now that i'll leave, anyhow.
I now. 
Anyway..ho due biglietti per il nuovo film dell'Agente 111 e tu stasera hai un permesso. So..
You can't buy me with my preferit holofilm.
Ma sorride, ironizza con sarcasmo. Inspira a fondo.
I amn't a brick for you.
And I'm not a shame for you.
Can my heart be a shame for me?
Allunga la mano, accarezzandole la guancia e stringendola leggermente in una morsa delicata e ruvida.
Dicono che questa volta Ben Ford ci lascia le penne.
Stronzate: Chan Sai Twan ha ancora troppi soldi da farci con quei film.

Helena Russell, 2517

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