mercoledì 15 luglio 2015

Epilogo

John Locke era stato dipinto come un brillante ed irriducibile Capitano durante il suo servizio per l'Alleanza, senza scrupoli e poliedrico durante la sua ascesa tra le multicorporation dal fatturato più ampio del Core. John fu un grande sostenitore della Guerra di Polaris grazie alla quale la sua Corp si arricchì pesantemente e grazie a quei guadagni avviò un programma spaziale che negli anni riuscì anche a far impallidire la Blue Sun. 
Fiore all'occhiello di questo programma fu proprio la SS12 (Space Station 12): una struttura non troppo diversa dai grandi skyplex già esistenti ed in grado di contenere e nutrire 10.000 unità familiari nello spazio dai 24 ai 36 mesi; tecnologia stealth capace di rendere la stazione invisibile ed allo stesso tempo "semplice" da manovrare tanto quanto una comune Firefly. SS12 sarebbe divenuta la prima di molte nuove arche nella traversata spaziale, tuttavia il progetto divenne estremamente costoso e non si riuscì a rendere la stazione autosufficiente sia nel carburante che nelle provviste. Così, la SS12 venne utilizzata da ingegneri e scienziati della Lock per le loro ricerche nello spazio inesplorato, finchè la minaccia Marauders non rese necessario ripiegare con la stazione in una porzione di 'Verse più tranquilla. Per quanto, la tranquillità, negli anni successivi, sarebbe svanita ovunque.

Locke Ind. SS12, Luglio 2524

Il Comando Centrale ha dato a lui il compito di recuperare le informazioni che quella stazione custodisce in totale riservatezza, attraversando porte blindate che si aprono e chiudono secondo procedure di sicurezza che non ha visto neanche dentro al Palazzo del Governo di capital City. Si è lasciato i migliaia di civili - che hanno trovato asilo su quella stazione - alle spalle inoltrandosi adesso dentro l'apparato scientifico, custodito da scienziati, ingegneri e soldati privati con le divise della Lock Industries. Sulla propria divisa, su quella del Capitano Green e del Comandante Robertson, i gradi della 2nd Fleet Alliance.
Raggiungono la fine del corridoio, quella che parrebbe proprio una sala brifing blindata e che attraversa solo lui così come da ordini. Ad attenderlo c'è solo una giovane donna dai capelli rossi dal viso fin troppo conosciuto.
Ammiraglio Russell.
Deputato O'Leary.
Abbiamo poco tempo e dobbiamo portare all'attenzione del Gover..
Ma che diavolo, fatti abbracciare!
L'ha praticamente presa d'assalto, allargando le braccia e stringendosela a sè prepotentemente. E lei lo conosce: sa che sarebbe inutile opporsi. Perciò rilassa le spalle e ricambia l'abbraccio.
La guerra può durare altri cinque minuti per quel che mi interessa. Ma ora che ho abbracciato mia figlia dopo diciotto mesi, potrei anche andare in bocca a quei Marauders. Quello che non mi torna è: appurato che al Comando non freghi un accidenti di far rivedere ad uno dei suoi Ammiragli la propria famiglia in pieno conflitto, perchè mandare me, qui?
Perchè forse possiamo chiudere la guerra.
Mi prendi per il culo.
Assolutamente. Sono stati fatti dei test in questa stazione e gli scienziati hanno raggiunto la conclusione che è possibile creare una frattura nello spazio-tempo in grado di risucchiare la flotta Marauders.
Si. Mi prendi per il culo. Mi stai dicendo che si può creare un buco nero tra noi e loro che faccia da tubo di scolo per quei mostri lì fuori?
Qualcosa del genere. Bisogna che però il progetto venga approvato dal Governo, che le multiplanetarie come Blue Sun e Wayland ci appoggino e finanzino il progetto. Noi abbiamo finito quasi tutti i fondi che avevamo a disposizione, tra ricerca ed il Welfare che mia madre e mia zia hanno voluto avviare su questa stazione.
C'è altro che devo sapere prima di farti uscire da questa stanza?
Se questa operazione avrà successo, la Silver Coalition - con la sua guerra nucleare - potrebbe subire un duro colpo. 
D'accordo. Vai a preparare la tua roba e tieniti pronta per partire entro quattro ore: io torno ad assicurarmi che lo stealth della nave non abbia subito danni. 
Dico a mamma di scendere nell'hangar?
Magari, si. Ah, dimenticavo: saluta tuo marito prima di lasciare la stazione.
Potremmo...
Mi auguro di no. Ma siamo in guerra ed Marauders sono ovunque. Non è sicuro più nessun posto.
Lei annuisce, in un cenno di assenso silenzioso che precede la dipartita del padre che lascia quella stanza per primo. Ha sempre desiderato che suo padre lasciasse i gradi, si dedicasse alla sua famiglia e si dedicasse a lei. L'aveva odiato quando credeva che fosse morto nello spazio e l'aveva odiato quando non ha lasciato neanche quella volta la Marina. L'ha odiato quando è mancato alla festa di laurea e l'ha odiato quando il giorno del suo matrimonio con David non è stato lui ad accompagnarlo all'altare. L'ha sempre odiato per ogni volta che non c'è stato, ma l'ha sempre perdonato ed amato per ogni istante in cui è rimasto vivo. Adesso non lo odia più. Adesso odia la Guerra, odia quei Mostri. Spera che quella guerra finisca, per poter odiare i Criminali che continueranno a tormentare suo padre finchè non sarà troppo vecchio per continuare a saltare da un palazzo all'altro. 

Ormai non teme più che suo padre muoia ammazzato.

end

mercoledì 1 luglio 2015

finally silence

Polaris System, Luglio 2517

Era stato a caccia molti anni prima.
Chernenko è un buco nell'acqua, Capitano.
Aaron gli aveva spiegato che un animale nervoso è più difficile da catturale.
Zatknis', Vasilij! Non ti pago per sentirti parlare.
Altresì, succede il contrario quando l'animale è distratto.
Konets vy platite mne za, sobstvenno, Negr Mudak?
E Volkov è distratto, nervoso. Sta perdendo la presa con i suoi uomini. Sono rientrati in quattro nell'hangar della Tomahawk, uno dei quali con una ferita rilevante ed altri due morti. Un terzo uomo finisce tra i cadaveri, l'ultimo che ha parlato, quando lo stesso Volkov imbraccia quello che sembra un vecchio modello Kalashnikov della terra-che-fu. Il biondo, Vasilij, è più veloce sia ad estrarre che a sparare, ma il colpo della sua pistola manca di netto il Capitano Nero: un colpo a bruciapelo troppo facile per essere sbagliato da un sicario esperto. Volkov, al contrario, non manca la mira, centrandolo in piena fronte.
Grazie per avermi risparmiato del lavoro, Volkov.
Ed è quando l'animale pensa di essere al sicuro, è quello il momento di premere il grilletto. Due spari riempiono l'hangar di quella heavy cruiser: il primo proiettile è per l'uomo del korolevita, dritto in fronte, il secondo è per il blackcoat. E' un colpo pulito, alle spalle: alla spalla sinistra.
Alle spalle, Russell? Shit! Non dovresti dire prima "Arrenditi, è la Marina dell'Alleanz.."
Altri due colpi, questa volta alle ginocchia. Volkov trattiene a stento un ghigno di dolore; eppure sembra provare anche soddisfazione.
Cosa hai intenzione di fare, Ammiraglio Russell? Arrestarmi e spedirmi a Fargate?
I think so.
You love to be an hero. The Alliance's zolotoy hero. Tu non mi sbatterai in prigione, Russell; non ci riuscirono Peers e Aguilar, non ci riuscì Harris, non ci riuscì Chernenko. You won't leave this place. Cinquanta uomini, Russell, e tutti hanno paura di me. You won't leave this place.
Vuoi negoziare, Volkov?
Nessun negoziato. Ma se abbandoni le armi, dirò agli indipendentisti di ucciderti velocemente quando finiranno con te.
I think it's a good way out.
Excatly, you are a dead-man-walking, Russ..
Il suono della voce gli viene mozzata in gola, viene sovrastato dal suono della semiautomatica che spara un altro colpo, in testa all'ex Capitano dei Devils. E lo guarda, il neolondinese, qualche istante ancora prima che il respiro gli venga meno. Prima di spirare e crollare a terra.
Ahm, shut up, piece of shit. I'm tired to talk, of all this talk. Now, finally, silence.
Non prova rabbia, non prova frustrazione. Non pensa di aver perso il controllo. No. Ha sparato consapevolmente. Pensa, invece, guardando il sangue che sgorga da quella carcassa immobile, che avrebbero dovuto sparargli prima di oggi: che forse molte vite sarebbero state risparmiate. Qualcuno, dell'equipaggio di Volkov, è accorso nella stiva della nave sentendo gli spari e le voci: tutti osservano allibiti ed increduli; nessuno si muove e nessuno punta le armi contro l'Ammiraglio.